Le 10 (e molte di più) fatiche del Clan!
In una terra molto lontana, tra monti, fiumi e laghetti, spicca un gruppo di avventurieri in viaggio. Si tratta di baldi giovani di straordinaria bravura, vestiti con i colori del fuoco e della cenere, in cammino verso mille e una peripezie. Loro sono il Clan Rover della Brigata Scout La Fenice Valle del Vedeggio!
Lo scorso 21 ottobre abbiamo dato il via alle danze al nostro anno scout nel migliore dei modi: abbiamo infatti deciso di affrontare numerose prove di coraggio e astuzia esplorando al contempo il nostro bel Cantone attraverso un’indimenticabile Crazy Challenge. Ognuno di noi doveva preparare delle missioni da svolgere durante la giornata, alcune più semplici da portare a termine, altre più difficili ed altre ancora praticamente impossibili! Ogni missione corrispondeva a dei punti a seconda della sua difficoltà e il nostro obiettivo era quello di raggiungere ben 70 punti così da poter accedere al misterioso premio che la nostra Capo Brigata aveva riservatamente preparato per il Clan.
La prima sfida si è tenuta sul lungolago di Lugano, dove abbiamo riscaldato i possenti muscoli in maniera piuttosto eccentrica presso la palestra all’aria aperta di Paradiso. La missione consisteva nell’aiutare un compare a svolgere degli esercizi fisici senza che questi versasse neanche una goccia di sudore. Abbiamo quindi operato tutti insieme in sintonia al fine di muovere pesi ed attrezzi al posto del pigro camerata che svolgeva gli esercizi per inerzia. Dopo una tale fatica fisica cosa c’è di meglio di uno spuntino? Una missione recitava così “riuscire a farsi offrire un sacchettino di castagne”. Compito apparentemente arduo, ma grazie a Pedro, maronatt di centro Lugano, con evidenti tratti scoutistici, siamo riusciti a guadagnare ben 10 punticini.
Rifocillati, abbiamo deciso di scalare il Monte Ceneri per recarci a Bellinzona, ma siccome il tempo è tiranno, abbiamo accettato, di malavoglia, di prendere un treno al volo. Durante il viaggio abbiamo portato a termine una delle missioni più complicate della giornata, vale a dire riuscire a scattarci un selfie tutti insieme con la Chiesa di Rivera sullo sfondo mentre il treno vi sfrecciava davanti a tutta velocità. Ardua impresa che abbiamo superato assumendo delle posizioni ad incastro, stile Tetris insomma, e con un tempismo pressoché perfetto.
Giunti nella capitale siamo capitati nel bel mezzo del consueto mercato del sabato dove abbiamo completato la missione seguente; andavano scattati 10 ritratti fotografici con 10 commercianti diversi, un viaggio meraviglioso fra vestiti, gioielli, salumi, formaggi, polenta ai funghi e molto altro ancora. A Bellinzona siamo anche riusciti a portare a termine tre ulteriori missioni: la prima era scovare Fabrice, ebbene sí! Il Capo Branca Pionieri si era abilmente nascosto lasciandoci solo alcuni indizi, ma in seguito a qualche grattacapo siamo riusciti a scovare il furfante, ricevendo in regalo dei dolci. La seconda missione consisteva nel farci offrire un aperò/aperitivo/aperello/aperitivello che dir si voglia da un membro della Direzione di Scoutismo Ticino e, visto che la fame e la sete crescevano, abbiamo contattato Quercia (Responsabile Formazione), il quale si è gentilmente offerto, e via altri 6 punti! L’ultima missione ci ha infine portato tra le mura di Castelgrande, dove dovevamo farci una foto con una persona che non provenisse dal continente europeo, per nostra fortuna abbiamo incontrato un gentile signore del Perù che ci ha fatto guadagnare ulteriori 10 punti posando per una foto ricordo con noi.
Il monte premi si avvicinava sempre di più ma i punti restanti erano ancora molti. Prima di dirigerci nel Locarnese abbiamo avuto giusto il tempo di fermare 10 persone calzanti delle fiammeggianti scarpe rosse, l’obiettivo questa volta era far recitare il nostro motto di Brigata: “Post fata resurgo, Fe-ni-ce!”.
Dopo un rapido pranzo in Piazza Grande e prima di prendere la volta per Locarno, abbiamo fatto tappa a Giubiasco dove abbiamo raccolto un bel mazzolin di fiori (2 punti!) e immerso i piedi in ben due corsi d’acqua: la Morobbia il quale ultimo pezzo scorre verso Nord (7 punti!) e il Ticino. Inutile precisare che l’acqua era fredda, molto fredda.
Arrivati a Locarno volevamo cimentarci in una gara di pedalò, purtroppo però non siamo riusciti a trovare nemmeno un temerario che ancora li noleggiasse e, sconsolati, ci siamo recati per le vie del centro dove abbiamo incontrato il Reparto Esploratori della Brigata Locarno intenti a vendere torte. Per solidarietà e ghiottoneria (chissà quale avrà predominato sull’altra?) abbiamo ripulito il loro banco dolci. Ricaricati di zuccheri abbiamo preso un bus per Ascona nella vana speranza di trovare gli ambiti pedalò. Nel breve viaggio abbiamo aperto la busta contente il premio, ebbene sì, eravamo riusciti a guadagnare gli agognati 70 punti! Si trattava di un bellissimo puzzle con i nostri nomi, ma le sorprese non erano finite qui, abbiamo infatti scoperto che la busta preparata dalla nostra Capo Brigata conteneva una seconda misteriosa busta, ma ci è stato prescritto di non aprirla finché non avessimo raggiunto almeno la fatidica cifra di 90 punti.
Così, una volta arrivati ad Ascona, abbiamo compiuto una prova di grande coraggio: abbiamo solcato le acque gelide del lago Maggiore a piedi nudi! E come se non bastasse abbiamo anche dovuto stringere un’oliva tra i denti e metterci in posa per una foto!
Purtroppo di pedalò neanche l’ombra. La prossimità con il lago ha però portato altri preziosi punti, anche se un pizzico fastidiosi per uno di noi: Rubik è stato infatti punto da una zanzara facendoci guadagnare una marea di punti e permettendoci così di aprire l’ultima busta-sorpresa minuziosamente preparata da Thila: un pensiero per finanziare le nostre future attività!
Un sabato avventuroso, condito di visite a monumenti (4 punti!), cibarie lunghe più di due spanne (3 punti!) e set fotografici per piccioni (2 punti!).
Per concludere quest’intensa e avventurosa Crazy Challenge e festeggiare il nostro successo abbiamo mangiato un delizioso polletto al cestello in quel di Gudo e, tra uno sbadiglio e l’altro, rimembrato in buona compagnia gli episodi più divertenti della giornata.